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ArtisticaMENTE-MI FANNO MALE I CAPELLI

Musica e Teatro a sostegno del disagio

L’Associazione Amici dei Bimbi Onlus dato che i disturbi mentali dell’infanzia e dell’adolescenza sono condizioni fortemente disabilitanti e spesso si caratterizzano per un esordio ingravescente ha predisposto il seguente progetto. Per favorire un outcome quanto più possibile positivo è necessaria una presa in carica globale del paziente e della famiglia. Benché il corretto processo diagnostico e terapeutico sia indispensabile, le esperienze sul territorio nazionale denotano che l’affiancamento di iniziative sociali valide, possono ridurre i comportamenti disfunzionali, associati alla patologia psichiatrica, e fornire all’individuo che ne è affetto, maggiori competenze utili al reinserimento sociale.
La collaborazione tra U.O.C. di Neuropsichiatria Infantile dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù e l’Associazione Amici dei Bimbi Onlus intende proporre un progetto di carattere ludico-ricreativo, orientato alla stimolazione della creatività e delle abilità artistiche, sia all’interno sia all’esterno del reparto. L’idea nasce, in primo luogo, dalla necessità pragmatica di fornire un servizio integrativo, caratterizzato da maggiore umanizzazione e continuità del percorso di cura, come sostenuto dalla mission dell’Ospedale e dagli standard internazionali sui servizi ospedalieri pediatrici. In secondo luogo, lo scopo è offrire ai ragazzi dei momenti strutturati che possano riqualificare il loro tempo libero, inizialmente nel periodo di ricovero e successivamente nei loro pomeriggi, all’esterno della struttura. Il progetto infatti prevede due parti: una da condurre durante la degenza in reparto e l’altra, invece, all’esterno dopo la dimissione.
Il reparto di Neuropsichiatria Infantile attualmente è composto da 8 posti letto ed accoglie numerosi pre-adolescenti ed adolescenti, che accedono al servizio per acuzie psichiatriche, spesso con gravi manifestazioni emotivo-comportamentali e con agitazione psicomotoria. Inoltre, ogni anno, accoglie oltre cento ragazze/i con Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA) sia in regime di ricovero, nel caso di un grave decadimento fisico o a causa di invalidanti comorbidità psichiatriche, sia in regime di Day-Hospital, maggiormente dedicato al monitoraggio sintomatologico e ad un percorso psicoterapeutico di gruppo. L’obiettivo generale di ArtisticaMENTE-MI FANNO MALE I CAPELLI è dunque favorire la socializzazione e l’integrazione tra coetanei, importante per qualsiasi individuo affetto da un disturbo mentale, in cui il primo sintomo di malessere è spesso l’isolamento, l’incapacità o l’inadeguatezza nel mantenere e modulare la relazione sociale. É ancor più vero, nel caso di giovani affetti da DCA, poiché i fattori sociali e culturali contribuiscono in maniera sostanziale al mantenimento della sintomatologia e non è rara la partecipazione, di questi soggetti, solo a certi sottogruppi “peso-correlati”, come ad esempio accade in alcuni contesti sportivi (es. danza, atletica leggera). In generale si auspica che tali attività possano ridurre le crisi comportamentali e migliorare la compliance al trattamento sia farmacologico, laddove necessario, sia psicoterapeutico, degli utenti coinvolti. Entrambe le iniziative saranno affidate a personale altamente sensibilizzato e specializzato sul tema. Saranno proposti all’interno due laboratori, uno teatrale e l’altro musicale, con attività strutturate e ciclicamente organizzate, per dare la possibilità a tutti gli utenti, indipendentemente dalla durata della degenza, di partecipare in maniera attiva. Si attende che il lavoro nel laboratorio teatrale possa contribuire a diffondere, tra i pazienti che partecipano e tra i loro familiari, una percezione del reparto come luogo di incontro, come spazio formativo aperto ad una proposta più sensibile e ampia. Il laboratorio musicale, invece, è articolato in due filoni, una parte di elaborazione elettronica a computer, dopo campionatura di suoni e una parte più strumentale, legata all’uso (non necessariamente accademico) di strumenti musicali. I due percorsi sono complementari ed in continua evoluzione. Il lavoro si concluderà con l’elaborazione di una composizione individuale formata dai rumori campionati in reparto, trasformati in traccia elettronica, ovvero in musica. Ancora una volta l’obiettivo è quello di aumentare i momenti di socializzazione, e non in ultimo, ridefinire in maniera ludica la percezione del ragazzo sulla struttura ospedaliera. Infine sarebbe auspicabile un’interazione flessibile tra i due laboratori complementari per ottenere un’offerta più organica e completa. L’Associazione Amici dei Bimbi Onlus, esperta nell’implementazione di progetti sociali per bambini ed adolescenti che vivono situazioni di disagio, in partnership con:
Dynamis, con l’Ass.Culturale Ideando, con la Fond.Frisiani-Santini e con lo Studio Legale Improda,
ha ideato all’interno del progetto ArtisticaMENTE-MI FANNO MALE I CAPELLI impegno teatrale e musicale all’interno del reparto con attività strutturate e ciclicamente organizzate, per dare la possibilità a tutti gli utenti, indipendentemente dalla durata della degenza, di partecipare in maniera attiva. Si attende che il lavoro nel laboratorio teatrale possa contribuire a diffondere, tra i pazienti che partecipano e tra i loro familiari, una percezione del reparto come luogo di incontro, come spazio formativo aperto ad una proposta più sensibile e ampia. Il laboratorio di Drammaterapia, allo scopo di favorire l’integrazione simultanea di elementi solitamente avvertiti in forma alterata dai pazienti DCA, come la percezione corpo-spazio-tempo. L’aula infatti, mira ad offrire un momento collettivo di elaborazione cognitiva ed emotiva degli attributi negativi sul proprio corpo e sulle proprie capacità individuali. Inoltre, l’attivazione di obiettivi condivisi da raggiungere, attraverso la cooperazione, stimola le competenze sociali e l’integrazione tra coetanei, rafforzando conseguentemente la sensazione di autoefficacia e l’autostima. I punti di forza del progetto sono: la modalità di insegnamento di tali competenze, attraverso il mutuo aiuto (peer-education) e la valenza che assume il contesto gruppale, ora orientato ad una rielaborazione delle percezioni corporee, degli stati emotivi interni e delle credenze cognitive associate, ora volto a ridurre quella discrepanza presente tra il vissuto e il reale, che spesso accompagna la fase acuta e il decorso della patologia.
Il lavoro sarà preceduto da un primo incontro tra tutti gli attori coinvolti: personale esperto dell’Associazione, referenti degli enti partner, clinici dell’OPBG che seguono i pazienti, famiglie coinvolte.
Successivamente, l’attività teatrale sarà articolata tendendo a due gruppi suddivisivi per età (un gruppo per la fascia di età 9-13 ed un secondo gruppo per la fascia di età 14-18); ogni gruppo prevede la partecipazione di un minimo di 5 ad un massimo di 15 allievi, selezionati sulla base della condizione sintomatologica e del progetto terapeutico stabilito dall’equipe clinica.
Il lavoro si concluderà con una dimostrazione di lavoro attivata nelle forme concordate dai Direttori del progetto e dall’AADBO con gli utenti e le famiglie, tenuto conto delle esigenze individuali e collettive individuate dal piano sanitario globale per i soggetti coinvolti nell’esperienza.
Roma, novembre 2014